lunedì 3 giugno 2013

Uomo appendice della macchina

Un tema molto interessante affrontato spesso nelle ore di lezione del prof.Marchis e rintracciabile anche nel libro è quello della trsformazione della figura dell'uomo nel mondo del lavoro.
Prima della rivoluzione industriale infatti, le macchie erano degli strumenti utilizzati dall'artigiano per riuscire in quelle cose difficili da fare, ovvero la macchina, l'attrezzo era protesi dell'uomo.

Con l'avvento del lavoro organizzato invece è l'uomo che, paradossalmente, dopo aver studiato e costruito i macchinari di produzione di massa, si trasforma, attravero la figura dell'operaio in appendice, protesi della macchina. Il lavoro umano diventa quindi marginale, riconducibile ad un semblice supporto o completamento di quello delle macchine.

Anche nel "Memoriale" il protagonista dice: "Il lavoro stesso non [...] richiedeva l'accompagnamento del pensiero, andava avanti per conto suo tirando le nostre mani perchè nella fabbrica non era possibile fare altro. [...] Soltanto dopo l'uscita dembrava di vedere nella fabbrica finalmente degli uomini."


(Einaudi - prima edizione 1981, pag.112)


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