sabato 27 aprile 2013

L'industria alimentare

Se si pensa al Bel Paese, la prime cose che ci vengono in mente molto probabilmente sono: l'arte e il buon cibo. E dato che il sistema industriale di uno stato non può che rispecchiarne le caratteristiche pricncipali, l'industria alimentare italiana rappresenta uno dei pilastri dell'economia nazionale. Vi rimando a questo link per un'interessante analisi storica dell'industria alimentare italiana.
Sina dagli anni del boom economico, è importante notare come la maggior parte delle industrie alimentari italiane abbia vissuto un'evoluzione in senso multinazionale, come la Cinzano, la Buitoni-Perugina, la Barilla, la Ferrero e tante altre.
Ma è proprio di quest'ultime vi voglio parlare.

La Barilla fu fondata nel 1877 a Parma, in strada Vittorio Emanuele (oggi strada della Repubblica), come bottega che produceva pane e pasta da Pietro Barilla, discendente di una famiglia di panettieri. A partire dagli anni '70 (anni in cui per un breve periodo la società passò in mani americane, per poi essere riacquisita dalla famiglia Barilla), il gruppo intraprende un'imponente espansione internazionale con l'acquisizione di varie società dello stesso settore (Misko, Filiz, Wasa, Pavesi, Kamps AG). Questa internazionalizzazione l'hanno portata ad essere oggi leader mondiale nel mercato della pasta secca, dei sughi pronti in Europa, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi.
Per maggiori informazioni qui.

La storia della Ferrrero, invece, comincia ad Alba, nel 1942, dove l'azienda ha ancora oggi il suo più grande stabilimento. Durante la guerra anche gli ingredienti più semplici  diventano introvabili, Pietro Ferrero,però, ha un’idea geniale, sfruttare una delle ricchezze maggiori del territorio: le nocciole. E' il 1946 quando la Ferrero inizia a produrre la pasta gianduia, antenate della celebre "Nutella", la crema spalmabile oggi più famosa al mondo.
Oggi la Ferreo è leader mondiale nel settore dei prodotti dolciari con oltre 21.900 dipendenti occupati nel mondo, 38 compagnie operative per la vendita e 15 stabilimenti per la produzione; è inoltre il 2° marchio più affidabile al mondo, dopo la svedese IKEA (secondo un'indagine del 2009 del Reputation Institute).
Maggiori informazioni qui.


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